giovedì 11 agosto 2011

Prendi un foglio,una penna colorata e inizia a macchiare,sporcare,a dar vita a tutta quella grande immensità di neutralità che hai attorno.
Il foglio è spezzato,ora.
Il foglio è a terra,tra tubi di colore,pastelli,matite spuntate e ritagli di carta trasportati in basso dalla violenza del vento entrato dalla finestre aperta che adesso sbatte contro la mensola a spigolo affissa alla parete.
Sento freddo, mi raggomitolo a terra felice per aver dato vita alla mia silenziosa natura malinconica coperta da un sorriso dolce e vivo.
La finestra sbatte ancora,il vetro trema frantumandosi,si torna alla realtà.

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